Ieri c’era anche una folta delegazione de Il Bisonte Firenze all’udienza privata che Papa Francesco ha dedicato alle nazionali azzurre di pallavolo. Nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico, il Santo Padre ha ricevuto una rappresentanza di quasi 200 persone fra atleti e staff, compresi il nostro Presidente Elio Sità in qualità di consigliere federale, le bisontine Sylvia Nwakalor, Ofelia Malinov, Emma Graziani e Sara Panetoni con le rispettive rappresentative azzurre e il nostro scoutman Lorenzo Librio, che fa parte dello staff tecnico della nazionale Under 19. Fra l’altro proprio Nwakalor e Malinov, protagoniste dell’Italia medaglia di bronzo agli ultimi mondiali, hanno consegnato e fatto firmare a Papa Francesco la maglia della nazionale femminile con il numero 1. Dopo questo storico incontro con il Santo Padre, l’intera delegazione azzurra si è spostata presso il Foyer dell’Auditorium Conciliazione per un momento di convivialità. Moderatori dell’evento sono stati Jacopo Volpi e Simona Rolandi, giornalisti RAI che da sempre raccontano i successi del volley azzurro. Prima dei saluti finali la Federazione Italiana Pallavolo ha donato del materiale tecnico a dei migranti appassionati ed ex giocatori di pallavolo che si trovano presso il Centro Astalli.
OFELIA MALINOV: “E’ stata un’emozione indescrivibile incontrare il Sano Padre. Soprattutto non è una cosa che capita tutti i giorni. Siamo veramente orgogliosi e onorati di aver partecipato a questa udienza privata. Il Papa ci ha ricordato che facciamo sport per divertirci e che nello stesso tempo abbiamo la fortuna di far divertire gli altri. Se ci sta il divertimento ci sta tutto. È stato davvero emozionante sentire queste parole”.
SYLVIA NWAKALOR: “E’ stata una grande emozione, un momento davvero unico. Quella di oggi è stata una giornata molto importante per tutti noi. Anche nel suo discorso il Santo Padre ha parlato dei valori della vita e dello sport e noi ci siamo ritrovati nelle sue parole. È stato un messaggio importante e siamo molto contenti e onorati. In questi anni molti ragazzi hanno cominciato a seguire la pallavolo e ad avvicinarsi al nostro movimento. Ci sentiamo quindi dei modelli, degli esempi per questi ragazzi e in quanto tali dobbiamo dare il miglior esempio possibile. La maglia azzurra è la maglia azzurra, è sempre un onore indossarla. È un qualcosa che non ti stanchi mai di avere addosso. Tornare a respirare l’aria della nazionale è sempre qualcosa di unico.”